Gli impianti zigomatici rappresentano una vera e propria rivoluzione in ambito odontoiatrico per coloro che non possono subire interventi di implantologia perché hanno poco osso.
Perdere uno o più denti comporta un deficit estetico, e quindi psicologico, che non va sottovalutato. Occorre anche sapere che la mancanza di denti, in molti casi, genera complicazioni più o meno gravi che si manifestano non solo a carico delle zone vicine al cavo orale, ma anche a livello digestivo e posturale, peggiorando lo stato di tutto l’organismo.
Ecco perché occorre trovare una soluzione per risolvere il problema in tempi rapidi, non appena si presenta.
Grazie agli impianti dentali è possibile sopperire, in maniera ottimale e definitiva, alla mancanza di uno o più denti; è addirittura possibile sostituire intere arcate. Ma non dimentichiamo le eccezioni: ci sono casi particolari in cui questa tecnica chirurgica, che prevederebbe l’inserimento di impianti in titanio nell’osso mascellare o mandibolare, non può essere applicata.
Ma oggi c’è una nuova opportunità. Gli impianti zigomatici rappresentano una vera e propria rivoluzione in ambito odontoiatrico. È la soluzione giusta per coloro che, avendo un’ossatura del cavo orale eccessivamente sottile o deteriorata, non possono sottoporsi a interventi di implantologia tradizionale.
Perché non posso utilizzare i tradizionali impianti dentali?
Motivi diversi impediscono di ricorrere a un intervento di chirurgia implantare, tradizionalmente intesa, per sopperire alla mancanza di uno o più denti. Il motivo principale: la quantità di osso presente nel cavo orale non è sufficiente, non basterebbe a sorreggere l’impianto stesso.
La mancanza di osso è la conseguenza di cause diverse. Dopo la perdita dei denti, ad esempio, i tessuti che li sostenevano subiscono un processo fisiologico di riassorbimento che provoca il deterioramento (atrofia) della struttura ossea; questa condizione renderebbe impossibile il corretto inserimento di un impianto dentale standard.
Occorre fare una precisazione: la degenerazione dei tessuti che porta all’atrofia ossea può essere scatenata dalla perdita di un solo dente. Basta poco per fare un grosso danno!
La parodontite è un’altra causa del deterioramento osseo. Si tratta di un’infezione batterica, abbastanza diffusa, che danneggia l’insieme costituito da gengiva, osso e altri tessuti che offrono sostegno ai denti: il parodonto.
Anche l’adozione di protesi dentali mobili, necessità che accompagna l’avanzare dell’età, può contribuire al riassorbimento dell’osso (detto alveolare) in cui alloggiavano i denti naturali venuti a mancare.
Come posso sostituire i denti mancanti se in bocca non ho la giusta quantità d’osso?
Ricorrendo a una tecnica particolare, è oggi possibile sottoporsi a interventi di chirurgia implantare anche quando sia stata accertata un’insufficienza ossea nel cavo orale.
Gli impianti zigomatici sono particolarmente vantaggiosi quando, esaminata la conformazione del cavo orale, in un paziente si riscontra una diminuzione del tessuto osseo tale da rendere impossibile l’utilizzo di impianti dentali tradizionali.
Cos’è un impianto zigomatico?
Un impianto zigomatico è un tipo particolare di impianto dentale, utile in almeno tre casi critici per il paziente: quando il tessuto osseo ha subìto un pesante assottigliamento, quando l’osso non è qualitativamente adatto a sostenere il carico di impianti tradizionali, quando non è possibile ripristinare l’osso ricorrendo a tecniche chirurgiche rigenerative (rialzo del seno).
Se la qualità o la quantità dell’osso mascellare non è adeguata, è impossibile posizionare gli impianti dentali tradizionali: manca la base su cui possano fissarsi saldamente per poi integrarsi con il tessuto osseo.
L’alternativa è rappresentata dagli impianti zigomatici: vengono inseriti, in diagonale, nell’arco osseo della guancia, in corrispondenza dello zigomo.
Dovendo raggiungere un punto più alto rispetto all’osso mascellare, gli impianti zigomatici sono più lunghi rispetto a quelli tradizionali: possono misurare fino a 55 mm, mentre quelli generalmente utilizzati non superano i 18mm.
L’osso della guancia (osso zigomatico) è il luogo ideale per l’osteointegrazione degli impianti dentali poiché non è soggetto al deterioramento causato dall’avanzamento dell’età, né alle patologie legate al cavo orale.
Pur sempre vincolata al parere dell’odontoiatra, la scelta di questa tecnica è consigliabile a qualsiasi paziente e si dimostra particolarmente efficace nel caso di persone anziane rimaste senza protesi dentali per molto tempo.
Gli impianti zigomatici possono creare disturbi?
Come ogni intervento chirurgico, anche l’inserimento di impianti zigomatici può avere qualche effetto poco gradito. Ad oggi però, grazie a notevoli progressi in ambito tecnico-scientifico, le complicanze si verificano in una minima percentuale di casi e sono agevolmente fronteggiabili.
L’insorgere della sinusite è l’effetto collaterale più frequente: si verifica nel 5/10% dei pazienti e può essere efficacemente risolto mediante una terapia antibiotica.
Un’altra possibile reazione avversa, seppur meno frequente, è l’alterazione della sensibilità nella zona cutanea dello zigomo: questo fenomeno si verifica nel 5% circa dei casi e si riduce a un disagio momentaneo, superabile in breve tempo con la giusta terapia farmacologica.
Quali sono i benefici degli impianti zigomatici?
Grazie agli impianti zigomatici, è possibile recuperare la piena funzionalità masticatoria entro 24/48 ore dal loro inserimento, esattamente come se si trattasse di impianti standard, applicati con la tradizionale tecnica a carico immediato.
Il miglioramento estetico sarà istantaneo: denti nuovi e veloce ripristino dello spessore osseo-gengivale. Tornerà la voglia di sorridere!
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